domenica 22 dicembre 2013

Le "mpanate" : cena della vigilia a Scicli


Oggi è la volta della "mpanata", la regina delle portate sulla tavola della Vigilia degli sciclitani; il ripieno può essere diversificato a seconda dei gusti di ogni famiglia: di pollo, di tacchino, di vitello, di seppie, di baccalà, di pesce palombo, ecc.). Mi voglio soffermare in particolare però sui metodi di preparazione tradizionali, direi quasi "antichi" ormai, e sugli strumenti per la panificazione che oggi si vedono solo nei musei della civiltà contadina. Come in tutte le feste siciliane la preparazione del banchetto coinvolge tutta la famiglia e dura parecchio tempo, proprio per la ricchezza e l'abbondanza degli ingredienti.


Vi presento gli attrezzi del mestiere di una volta: (partendo da sinistra) "u scanaturi", " u sbriuni", "u lasagnaturi", "a sbriula"; vediamoli all'opera!


La pasta per le "mpanate" si impasta con semola di grano duro, sale, acqua tiepida, mezzo panetto di lievito (in 5 kg di farina), 100 g di strutto. Dopo aver fatto la classica fontana si impasta il tutto sulla "sbriula" e si sistema al centro.


Si inserisce quindi "u sbriuni" che come una leva schiaccia l'impasto ("u pastuni"), mentre una persona seduta a cavalcioni sulla parte più stretta lo fa roteare sul piano. Chi aziona la leva si dice che "scanìa", mentre chi sta seduto "mina". 


Questo è il risultato dopo una bella energica "scaniata": si lascia riposare per un po' perchè lieviti.


E adesso comincia la farcitura: con il "lasagnaturi" stendiamo  una porzione di pasta a forma circolare dello spessore di mezzo cm. Formiamo una specie di cestino pizzicando i bordi e rialzandoli. Facciamo un primo strato di pangrattato abbrustolito, poi sistemiamo delle fette di patate.


Mettiamo successivamente uno strato di riso cotto molto al dente e condito con il sugo.


Aggiungiamo la carne che abbiamo scelto tagliata a piccoli pezzi, condita con sale, pepe, aglio e prezzemolo tritato. Rimettiamo uno strato di riso e infine di nuovo del pangrattato. Completiamo con dell'olio extravergine d'oliva.


Chiudiamo con un altro disco di pasta e sigilliamo con il "milu" questa trecciolina con cui si chiudono da noi tutte le focacce.


Si possono fare anche a mezza luna, più piccole ( questa ad esempio è di pollo).


Intanto che si allunga la serie delle "mpanate", si stende un velo d'olio con le mani sulla superficie.


Qualcuno si occupa del forno: quando l'esperienza fa capire che  ha raggiunto la giusta temperatura, si procede ad infornare.


Per fortuna ci sono entrate tutte! 


Dopo un'oretta si sforna tutto questo ben di Dio:


Si coprono con una tovaglia e poi una coperta in modo che si mantengano calde e anche perchè si ammorbidisca l'involucro esterno che adesso sarebbe molto croccante. 
Buon Natale a tutti!


Related Posts:

  • Girelle soffici alla cannella In estate, visto che abbiamo più tempo, se siamo in vacanza, possiamo dedicarci ai dolci da colazione. Ho già detto altre volte che in Sicilia, la colazione chiama sempre brioche e granita: ho voluto variare l'impasto us… Read More
  • "Mpanate di seppie"     Questa focaccia rappresenta un classico della cucina tradizionale della provincia iblea, in particolare dei borghi marinari; le 'mpanate le ritroviamo sulle tavole delle feste più importanti, quali Natale e … Read More
  • I "pastieri", tradizioni di Sicilia Questo prodotto da forno è tipico della provincia di Ragusa e viene preparato il sabato santo; come per tutti gli altri piatti delle feste la quantità sarà rilevante perchè saranno consumati sia la stessa sera sia nel… Read More
  • "Palummedda cu l'uovu": Pasqua e i bambini in Sicilia Se le cassate di ricotta rappresentano un dolce "obbligatorio" per la tradizione pasquale, nella provincia di Ragusa, non si può non fare per i bambini di casa, la colomba con l'uovo. Da quando ho memoria, non ricordo un… Read More
  • Taralli e grissini aromatizzati al finocchietto e ai pomodorini secchi  A volte vi è successo di dover improvvisare una cena e non avere idee per l'antipasto? O vi siete ritrovate con un esubero di pasta madre e non sapere come utilizzarla? Questi grissini e taralli nascono da entra… Read More

1 commento:

  1. Buoneee con il riso, le patate e la carne!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Ciaoo
    Sissi

    RispondiElimina