mercoledì 27 novembre 2019

Squisiti: non è semplicemente il nome!



Tra un mese saremo nel pieno delle festività natalizie: un periodo in cui i preparativi, sia a livello di addobbi, sia a livello di preparazione di dolci, dolcetti e quant'altro, fervono. Il ricordo di quello che avveniva a casa mia quando ero bambina, mi ha fatto decidere di dedicare alcuni post a quelli che erano i dolci tradizionali che si preparavano in ogni casa. Oggi vi parlerò dei "biscotti squisiti" (è proprio il loro nome) tipici della provincia di Ragusa: questi biscotti vanno bene per il the o per la colazione e quindi venivano preparati tutto l'anno, ma siccome il Natale doveva essere anche abbondanza e opulenza (caratteristiche proprie della  filosofia culinaria siciliana), non potevano certo mancare. La loro preparazione avveniva in contemporanea con il pane, quindi una volta la settimana; il motivo è semplice: quando si sfornava il pane, il forno a legna aveva la temperatura giusta per i biscotti.


Esistono tante varianti (ogni massaia aveva la sua); io ho seguito la ricetta di mia mamma che lei ricorda a memoria: 1 kg di farina 00 (se riuscitea trovarla, meglio quella siciliana chiamata Maiorca), 4 uova, 300 g di zucchero, 250 g di strutto ( un tempo veniva usato al posto del burro, se volete potete sostituirlo), 1 bustina di lievito, un grosso pizzico di ammoniaca per dolci, buccia grattugiata di due limoni. Ho messo tutto nella planetaria (ho aggiunto anche la buccia grattugiata di una arancia) e ho fatto impastare.


L'impasto come vedete è bello compatto, ma morbido.


Questo è un vero reperto: è la macchina che usava mia mamma, il robot da cucina delle nonne! Usarla evoca tanti ricordi: mi sembra quasi di risentire il vociare di noi bambini che volevamo girare la manovella e l'attesa dei biscotti da sgranocchiare appena sfornati.


Le bocchette di questa macchina sono state realizzate da un lattoniere ("Ninu u lantirnaru", un mito a Scicli).


Vanno tagliati della lunghezza di 10 cm circa, ma la forma tradizionale è quella ad esse.


Metteteli su una placca da forno rivestita di carta e infornate a 200° per circa 15 minuti, fino a quando saranno dorati.


Fateli raffreddare e conservateli in una scatola chiusa in modo che mantengano la loro fragranza.


Se vogliamo arricchire ulteriormente il biscotto, decoriamolo con del cioccolato fondente fuso o intingiamone una estremità: vi assicuro che finiranno in un battibaleno!


Fatemi sapere: se hanno dato loro questo nome ci deve essere un motivo!



lunedì 25 novembre 2019

Zucca spinosa alle olive


Questo piatto può essere un delizioso antipasto o un contorno inusuale, fate voi! Molto semplice nella preparazione, una piacevole sorpresa per il palato.


La zucca spinosa è un ortaggio strano, non molto diffuso, ma tipico dei nostri inverni. Nel mio dialetto viene chiamata "cucuzza re sett'anni" probabilmente perchè la pianta è piuttosto longeva. Il suo nome è  Chayote, ma questo l'ho scoperto su Wikipedia, nessuno qui la chiama così. Bisogna trattarla con i guanti, nel senso letterale del termine, perchè lascia sulle mani una pellicola che non va via molto facilmente. Tenuto conto di questo accorgimento il resto è solo bontà.


Sbucciatela e tagliatela a cubettoni; friggetela senza panatura o infarinatura in olio di arachide. Salatela alla fine.


Fatela asciugare dall'olio in eccesso;  intanto in una padella fate rosolare due spicchi d'aglio con olio extravergine d'oliva. Unite la zucca spinosa, alcuni capperi, olive verdi e nere, foglie di menta e peperoncino. Fate saltare, quindi sfumate con aceto bianco fino a farlo evaporare. E' pronta! Fredda è ancora più buona!

venerdì 22 novembre 2019

Chiffon cake al caffè con crema bianca al cocco



Volete un dolce sofficissimo come una nuvola? Dal gusto dolce e aromatico? Che vi lasci in bocca sensazioni meravigliose? Tutto questo lo potrete ritrovare in questa chiffon cake al caffè con crema bianca al cocco; non è difficile, basta seguire passo passo il procedimento.
Ingredienti per la chiffon cake:
270 g di farina 00, 300 g di zucchero, 20 g di cacao amaro, 6 uova, 200 g di acqua, 2 cucchiai di caffè solubile, 120 g di olio di semi, 8 g di cremor tartaro, 1 bustina di lievito, un pizzico di sale.


Mettete insieme in una ciotola la farina, lo zucchero, il cacao e il lievito dopo averli setacciati. Separate i tuorli dagli albumi; montate gli albumi e quando saranno diventati morbidi e bianchi  aggiungete il  cremor tartaro e continuate a montare. Fate sciogliere il caffè solubile in 200 g di acqua. Versate l’acqua e l’olio di semi sui tuorli e fate andare la planetaria fino ad ottenere una crema. Unite le polveri e infine incorporate gli albumi all'impasto, mescolando con una spatola dall’alto verso il basso. per non smontarli. Versate l’impasto nello stampo da chiffon cake senza imburrare. Fate cuocere il dolce a 170° per circa 30- 40  minuti, controllando con uno stecchino di legno la cottura, prima di sfornare. Sfornate lo stampo  e capovolgetelo su un tagliere poggiandolo sugli appositi piedini. Lasciate raffreddare per qualche ora. 

Ingredienti per la crema:  400 ml di latte di cocco, 50 g di zucchero, 30 g di amido di mais.
Mettete il latte di cocco in un pentolino; stemperate lo zucchero e l'amido con una frusta, mettete sul fuoco dolce e fate addensare. Versate in una ciotola, con pellicola a contatto e fate raffreddare.
Riprendete la chiffon cake, tagliatela in strati e farcitela con la crema al cocco.
Per la guarnizione: 100 ml di panna, 100 g di cioccolato bianco, 50 g di cocco rapè.
Fate sciogliere il cioccolato nella panna tiepida, versatelo sulla torta e completate con il cocco rapè. Mettete in frigo per far raffreddare. Completate con una decorazione secondo il vostro gusto: io ho usato una rosa del mio giardino, rigorosamente senza pesticidi, per ravvivare il colore un po' scuro della torta.



lunedì 18 novembre 2019

Danubio salato tre sapori


Questa preparazione è ideale per una cena all'aperto, per un picnic, per uno spuntino in spiaggia...... la morbidezza dell'impasto e la bontà dei ripieni che vorrete scegliere la rendono gradita a grandi e piccoli.


Cominciamo dall'impasto
Se usate il lievito di birra:  500 g di farina forte, 60 ml di olio extra-vergine, 25 g di lievito di birra, 250 ml di latte, sale. Impastate nella planetaria e lasciate lievitare per un'ora l'impasto.
Se usate il lievito madre: 420 g di farina forte, 130 g di lievito madre, 200 ml di latte, 60 ml di olio extravergine d'oliva, sale.
Mettete gli ingredienti nella planetaria, oppure in una ciotola impastate a mano; il latte dovrà essere tiepido. Mettete in una ciotola coprendo con la pellicola e fate lievitare fino al raddoppio.


Riprendete l'impasto e suddividetelo in pezzi dello stesso peso; io ho ricavato 9 porzioni uguali.

                 
Per il ripieno fate voi: potete optare per salumi, formaggi, verdure saltate,....





                                      

Appiattite leggermente con le mani una porzione di pasta e farcite: io ho preparato delle zucchine saltate, del pomodoro fresco, del prosciutto cotto e ho abbinato questi ingredienti a dei formaggi morbidi (provola, asiago, mozzarella). Richiudete la porzione di pasta, sigillandola molto bene, datele la forma di una pallina e sistematela in una teglia.


Ecco il mio danubio pronto per la seconda lievitazione. ho spennellato la superficie di olio e ho decorato con semi di papavero. Faccio lievitare per un'altra ora.


Eccolo pronto da mettere in forno: 30 minuti a 180°. Mi dispiace non aver potuto fotografarlo appena sfornato perchè è scomparso quasi subito!























venerdì 15 novembre 2019

Topinambur alle arance e nocciole


Non è che io ami particolarmente questi tuberi, anche se nella nostra tradizione sono molto presenti: dalle mie parti si fa una focaccia ripiena che si trova soprattutto sulle tavole natalizie. Ho voluto provare ad aggiungere qualche ingrediente, a prima vista insolito, e invece ho scoperto un gusto veramente gradevole ed accattivante. Un contorno, quello che vi presento oggi, davvero invitante e particolare.

                                     

Cominciamo con il pulire i topinamburs, raschiando la pellicina esterna.

                                     

Mettiamo a bagno in acqua per non farli annerire dopo averli tagliati a cubetti.


Facciamoli sbollentare per 2/3 minuti in acqua bollente salata.



Facciamoli rosolare in una padella dove avremo messo olio extravergine d'oliva e uno spicchio d'aglio.

Facciamo rosolare bene e, qualche minuto prima di spegnere il fuoco,  facciamo sfumare con il succo di un'arancia. Aggiustiamo di sale ed eventualmente pepe e, da ultimo, completiamo con delle nocciole appena tostate.


Fatemi sapere: sono buonissimi!


lunedì 11 novembre 2019

Streghe bolognesi


Le "streghe" sono una specialità bolognese che ho avuto modo di gustare proprio a Bologna: si tratta di una specie di cracker croccante e friabile che viene servito nel cestino insieme al pane. A me piace tantissimo sgranocchiare, per cui me ne sono innamorata e, tornata a casa, non ho visto l'ora di cimentarmi nel prepararle, con qualche mia nota personale naturalmente!
Ingredienti: 250 g di farina 00, 250 g di semola di grano duro, 250 g di acqua (circa), 150 g di lievito madre oppure 25 g di lievito, 50 g di strutto oppure olio extravergine, sale, olio d'oliva per spennellare, semi di finocchietto tritati, peperoncino, semi di papavero.


Impastate tutti gli ingredienti tranne gli aromi.


Dividete il panetto in tre parti: nel primo aggiungete i semi di finocchietto,


                                      

in uno il peperoncino e nell'altro i semi di papavero. Fate incorporare e mettete i panetti a lievitare. Nel caso abbiate usato il lievito di birra, basterà un'ora, con il lievito madre magari un po' di più (dipenderà dalle temperature).




Quando la pasta sarà raddoppiata di volume, stendetela sottilmente col mattarello, ritagliate con una rotella tagliapasta tante losanghe. Infornate a 180° per 30 minuti circa.


Cosa ne pensate?

mercoledì 6 novembre 2019

Chiffon cake alla vaniglia, decorata



Non avevo mai sperimentato la chiffon cake: devo dire che è stata una meravigliosa scoperta! Una sofficità mai ottenuta con le torte classiche o con il pandispagna, davvero sorprendente: una nuvola dolce che si scioglie in bocca. Ho provato a farcirla con una crema pasticcera alla vaniglia e a ricoprirla con una crema al burro meringata per poi decorarla con dei fiori in cioccolato plastico. E' stata un successo! Seguitemi passo passo nella preparazione.


Ingredienti per la chiffon cake: 195 g di farina 00, 200 g di zucchero a velo, 133 g di acqua, 140 g di olio di semi, 4 uova, 1 bustina di lievito, 1 bustina di cremor tartaro, essenza o semi di vaniglia.
Montare a neve gli albumi; quando saranno quasi montati aggiungere il cremor tartaro e proseguire fino a quando saranno a neve fermissima. 
Preparare la farina, lo zucchero a velo e il lievito e setacciarli.
Montare i tuorli con l'acqua e l'olio, quindi aggiungere gradatamente gli ingredienti solidi. Unire infine gli albumi con molta delicatezza. Versare l'impasto nell'apposito stampo da chiffon cake senza imburrare; infornare a 160° per 60 minuti circa (controllare semmai con uno stecchino la cottura). Sfornare e capovolgere lo stampo; la torta dovrà raffreddare in questo modo per almeno 6 ore (vi conviene prepararla il giorno prima). Per sformare aiutatevi con un coltello passandolo nei bordi in modo che si possa staccare.


Ingredienti per la crema al burro meringata: 200 g di zucchero, 80 g di albume 45 ml di acqua, 340 g di burro, vaniglia, polvere d'arancia, colorante giallo in polvere.
Questa crema al burro ci servirà per ricoprire la torta; malgrado io non ami molto le creme al burro, questa mi è sembrata molto più vicina al gusto di noi italiani, insomma meno "carica" rispetto a quella tradizionale. Se ve ne avanzasse, potete tranquillamente conservarla in frigorifero, per poterla utilizzare in altre preparazioni; potrebbe leggermente indurirsi, ma tornerà perfetta dopo una frullata con le fruste. Montare nella planetaria gli albumi con un cucchiaio di zucchero preso da quello necessario per la ricetta; prendere il restante zucchero, metterlo in un pentolino con l'acqua e portare ad ebollizione. Con un termometro a sonda controllate la temperatura; quando arriverà a 121°, versatelo a filo negli albumi che stanno montando e continuare fino a quando la meringa non sia raffreddata (15 minuti circa). Aggiungete, poco alla volta, il burro morbido che avrete tolto dal frigo qualche ora prima. Colorate secondo il vostro progetto ( io ho aggiunto un pizzico di colorante giallo) e insaporite con la vaniglia e la polvere d'arancia. La crema al burro meringata è pronta per la sac à poche.

Ingredienti per la farcitura: 1 l di latte, 4 tuorli, 200 g di zucchero, scorza di limone, vaniglia, 100 g di amido, 200 ml di panna.  Preparare la crema pasticcera, farla raffreddare, quindi unirla alla panna montata. Dividere la chiffon in strati e montare la torta alternandoli con uno strato di crema. Si può anche utilizzare una bagna, ma dato che è una torta super soffice, se ne può fare anche a meno. Fare assestare il dolce in frigo per qualche ora, quindi  ricoprire la torta con la crema al burro meringata. Potete anche usare la sac à poche facendo dei ciuffetti.


Questa è la versione semplice. 


Nella versione più elaborata, ho completato la superficie con fiori realizzati con cioccolato plastico e granella di pistacchio. Adesso tocca a voi: fate galoppare la vostra fantasia!