lunedì 29 febbraio 2016

Pancarruba


Gli alberi maestosi di carrubo caratterizzano le campagne del paesaggio ibleo:  Scicli, Modica, Ragusa hanno in quest'albero il loro simbolo caratteristico. Nel secolo scorso rappresentavano una risorsa economica per le famiglie contadine di questo territorio; un tempo i semi del suo frutto, i carati, rappresentavano l'unità di misura per gli orafi.  L'albero del carrubo, introdotto in Sicilia dai Greci, anche se furono gli Arabi che ne intensificarono la coltivazione, ha una crescita lenta ma è molto longevo in quanto riesce a vivere anche cinquecento anni.
Verso la fine di agosto i suoi frutti raggiungono la maturazione: ancora oggi la raccolta delle carrube fa parte delle abitudini di molte famiglie, non tanto per il risvolto economico, quanto per mantenere viva la tradizione. Le carrube vengono utilizzate in campo alimentare per la produzione di dolci come caramelle, biscotti, liquori, sciroppi, farina e addensanti per gelati, foraggio per animali. I dolci tradizionali della provincia di Ragusa realizzati con lo sciroppo di carrube sono i "mustazzola" e la "mostarda" . Con la farina di carrube si preparano dolci e biscotti; oggi io la utilizzerò per preparare un pane speciale, dagli aromi e dal gusto intenso.


Ingredienti: 100 g di lievito madre, 250 g di semola rimacinata di grano duro, 50 g di farina di carrube, 150 g di acqua tiepida, sale, un cucchiaino di miele.


Impastate le due farine con il lievito madre, l'acqua e il miele. Da ultimo aggiungete il sale. Lasciate lievitare per un'ora circa l'impasto.


Formate quindi dei filoncini che appiattirete con le mani per dare la forma di una grossa carruba, Con il coltello potete fare due scanalature longitudinali caratteristiche proprio della carruba. Fate lievitare per 6/7 ore. Fate la prova con un dito per controllare la lievitazione dei panetti. Infornare a 200 ° per 30 minuti, quindi sfornate e fate raffreddare. La vostra casa si riempirà del profumo intenso e caratteristico delle carrube. Sembrerà che abbiate preparato un dolce piuttosto che del pane.


Come consumarlo? E' buonissimo anche da solo! Potete abbinarlo a piatti dal sapore delicato o a formaggi cremosi e non piccanti. Io ho scelto un abbinamento che fa parte della tradizione contadina del ragusano: ricotta vaccina e miele di carrubo. Può essere una gustosissima colazione o un fine pasto particolare! 

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8 commenti:

  1. Da provare!!! Appena riuscirò a trovare questa farina!!! Bravissima mia cara!!

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  2. Ho acquistato un paio di volte la farina e quando mi capita di trovare alle fiere i frutti, amo sgranocchiali..peccato che dalle mie parti siano delle vere rarità!
    Questo pane vorrei tanto addentarlo :-P deve essere divino e profumatissimooo

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    1. Prima d'ora l'avevo utilizzata per delle tagliatelle o per alcuni lievitati dolci. Il pane è una scoperta!

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  3. Che pane speciale, molto originale e sicuramente buonissimo...

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    1. Hai ragione. Grazie a chi produce una farina così speciale!

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  4. Ma che meraviglia questa ricetta!! La provo, mi devo solo procurare la farina giusta.
    Grazie per la condivisione. Un abbraccio

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