lunedì 28 novembre 2022

Mitilugghia o vastedda fritta: una ricetta del ricordo

                                        


 Un piatto del ricordo in chiave light...
Per trovare una ricetta del ricordo, sono dovuta andare molto indietro nella memoria, a quando ero molto piccola. E' una ricetta della cucina povera contadina siciliana ed in particolare della mia provincia, Ragusa. La "vastedda fritta" (non saprei proprio come tradurre questo termine) è una specie di focaccia o pizza che ha la particolarità di essere fritta. Gli ingredienti sono semplicissimi, propri di una cucina povera ed essenziale: semola di grano duro, lievito madre (criscenti), sale o zucchero, acqua, olio extravergine d'oliva.
Andando a ritroso nei miei ricordi, mi rivedo, piccolina, ad aiutare mia mamma nella preparazione del pane; era un vero e proprio rito che si perpetuava ogni settimana. Nell'attesa che il pane lievitasse e che il forno fosse pronto, per tenere buoni noi bambini, spesso mia mamma tagliava delle fette di pasta di pane e le metteva a friggere in una padella con olio extravergine d'oliva. Questa sorta di frittelle di pasta di pane, venivano poi condite o con una spolverata di sale e origano oppure con dello zucchero semolato, a seconda che si volessero salate o dolci.  A volte invece che in padella veniva cotta direttamente in forno dopo essere stata spianata come una pizzetta. Questa era la merenda più gustosa che ci potesse essere, una vera festa, tanto che alle nostre richieste di averne ancora, mamma rispondeva che non si poteva certo friggere il pane di tutta una settimana. A Modica esiste una versione arricchita di questa vastedda, dove nell'impasto viene unito del caciocavallo a pezzetti; ad Acate invece e anche a Ragusa viene chiamata "mitilugghia". Oggi è sempre più raro che si faccia il pane in casa, quindi se vogliamo gustare la vastedda fritta, conviene impastarla direttamente, per una cena diversa e gustosa.

                                              

Ingredienti: 500 g di semola di grano duro, 150 g di lievito madre (in alternativa 6g di lievito di birra), acqua tiepida quanto basta, sale. Impastare fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico che  tuttavia non si appicichi alle mani. Formare tante palline (circa 100 g ciascuna) e mettere a lievitare coperte con un canovaccio.

                                      

Quando saranno raddoppiate di volume,



spianatele con le dita ottenendo una specie di pizzetta.


Friggete le vastedde in olio extravergine d'oliva da entrambi i lati.



 Condite con sale e origano. Oppure, se volete completare il piatto potete abbinarla con formaggi e salumi (capisco però che così non sarà più tanto light).


Buon appetito!




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