lunedì 22 luglio 2024

Pomodori secchi e "capuliatu": tradizioni siciliane

                                     

Un must dell'estate siciliana è senza dubbio la preparazione dei pomodori secchi da conservare per l'inverno " i pummaroru salati" e il "capuliatu" un composto molto versatile in cucina perchè si presta a molteplici usi.


.

L'alleato principale di questa preparazione è il sole della mia terra; ho utilizzato dei pomodori ciliegia dolcissimi e maturi, li ho lavati, li ho spaccati a metà, cosparsi di sale, sistemati su un asse di legno e posizionati al sole.


Adesso bisogna solo aspettare, non troppo in verità, perchè con le temperature che abbiamo bastano due giorni.


Ecco come appaiono dopo l'essiccazione: hanno perso tutta la loro acqua, sono secchi ma nello stesso tempo ancora morbidi. Naturalmente se si usassero dei pomodori grossi il tempo  di esposizione andrebbe prolungato. 


Adesso tuffo i pomodorini in acqua bollente per due minuti per eliminare la possibile carica batterica o qualche eventuale corpo estraneo. Li scolo e li metto su un canovaccio pulito ad asciugare. Le nonne a questo punto li sistemavano in barattoli di vetro a strati, conditi con qualche foglia di basilico e ricoperti d'olio; venivano usati per condire il pane caldo o come companatico per gli uomini che andavano a lavorare nei campi. Io invece per conservare tutto il loro profumo intatto, li conservo in freezer e li condisco quando mi servono per preparare il tipico antipasto rustico.


Nel sacchetto metto anche delle foglie di basilico e il sapore dell'estate è tutto lì.


Adesso arriviamo al nostro "capuliatu": nel nostro dialetto "capuliari" vuol dire prendere a botte, forse in riferimento al fatto che i pomodori venivano spezzettati e "picchiati" con il coltello.





Oggi più semplicemente vanno messi in un mixer con olio extravergine d'oliva, aglio, origano, basilico e dei peperoncini freschi. La salsa che si ottiene è sublime per condire le pagnotte calde appena sfornate oppure come condimento per degli spaghetti superlativi. In ogni caso se dovete conservarla coprite il barattolo in cui la sistemate con altro olio e chiudete ermeticamente: sono sicura però che non resisterà a lungo chiusa!


Related Posts:

  • Marmellata di Kumquat Non è una marmellata che troverete facilmente in giro, ve l'assicuro: di certo è una delle mie preferite! Adoro questi piccoli frutti che comunemente chiamiamo mandarini giapponesi o cinesi, mi piace mangiarli freschi … Read More
  • I frutti dimenticati: le azzeruole                Il suo nome botanico è Crataegus azarolus, da noi si chiama 'nzalora . Raramente troviamo questi piccoli frutti dal fruttivendolo: sono diventati una rar… Read More
  • Composta di carote viola   Ho avuto l'occasione di assaporare questo ortaggio che non avevo mai avuto modo di assaggiare; eppure parlando con mia mamma ho appreso che questo tipo di carota veniva consumato nelle mie zone tanto tem… Read More
  • Deamarizzare le olive, "annuciri i ulivi" Abbiamo appena terminato di raccogliere le olive per portarle al frantoio; nel frattempo bisogna anche pensare a conservarle per l'inverno, sia quelle verdi, sia quelle nere. Come di possono deamarizzare le olive? Ci son… Read More
  • Liquore al mandarino Questo liquore è delizioso sia come digestivo, sia come ingrediente fondamentale nei miei dolci: lo uso spesso per preparare la bagna per il pan di spagna di alcune torte alla frutta. La provenienza degli ingr… Read More

0 persone hanno commentato:

Posta un commento