lunedì 31 luglio 2017

Le mie busiate al pesto siciliano

 

Se vi piace la pasta fresca e fatta con le vostre mani, potete cimentarvi con questo formato particolare, le busiate siciliane. Anche il condimento è isolano, seppure liberamente interpretato da me.


 In Sicilia per la pasta utilizziamo sempre semola di grano duro: in questo caso è semola rimacinata di grano Russello. Impastate la farina (1oo g per persona) solo con acqua tiepida fino ad ottenere un impasto sodo ed elastico.


Fare riposare per un po' la pasta, coprendola con una pellicola.


Staccate un pezzetto di pasta e ricavatenene un rotolino.


Arrotolate il cordoncino di pasta su un ferro da calza (anticamente venivano usati gli steli delle spighe di grano maturo).


Fate rotolare il ferro sula spianatoia in modo che il rotolino di pasta si appiattisca.


Otterrete tante spirali che disporrete sul piano di legno in modo che non si attacchino. Utilizzate un velo di farina per rendere l'operazione più semplice.


Per il pesto (per 4 persone) frullate 100 g di mandorle, 1 spicchio di aglio e alcune foglie di basilico con dell'olio extravergine d'oliva.


Aggiungete un cucchiaino di estratto di pomodoro,



100 g di ricotta e 80 g di caciocavallo grattugiato. Amalgamate bene e condite con questa salsa le busiate cotte al dente in abbondante acqua salata.



venerdì 21 luglio 2017

Granita di pesche tabacchiere


Non rientra certo tra i gusti classici della granita siciliana, ma è certo che le varianti alla frutta sono sempre più numerose a partire da quella famosissima di gelsi. In effetti il nome più corretto sarebbe cremolata in quanto realizzata con la frutta, succo e polpa compresi: il termine granita rimanda subito alla mente le fantastiche colazioni siciliane in cui è protagonista insieme alla brioche.


L'ingrediente principale è costituito dalle pesche tabacchiere, una varietà dal profumo meraviglioso e dal gusto delicato. Appena raccolte dal mio alberello, le sbuccio e le taglio a pezzetti.


Ora potete scegliere come ridurle in forma liquida: un passaverdure, un frullatore, un mixer....


Io ho optato per l'estrattore. In 500 g di succo aggiungete il succo di un limone per arrestare l'ossidazione della frutta. 


In un pentolino fate sciogliere 250 g di zucchero in 250 g di acqua; aggiungete la scorza di limone per profumare ancora di più lo sciroppo. Quando avrà raggiunto l'ebolizione, spegnete il fuoco e fate raffreddare.


Unite lo sciroppo al succo di frutta, mettete in un contenitore e fate congelare in freezer.
Quando sarà gelato, passate il tutto in un robot da cucina e otterrete una crema che non si rapprenderà più in un unico blocco.


E adesso, chiudete gli occhi e gustatela....

lunedì 17 luglio 2017

Seppie panate al forno


Le seppie sono dei molluschi molto versatili in cucina: in quella siciliana poi, spesso sono protagoniste di piatti fantastici! Ma come dice mio papà "fritte è la morte sua!", ed ha ragione perchè la frittura di seppie è deliziosa. Il problema è lo scoppiettio durante la frittura che può essere molto antipatico: per ovviare a questo inconveniente, le preparo al forno e vi assicuro che non ci perdono assolutamente, anzi! Il risultato è soddisfacente, il nostro stomaco ringrazia e la cucina rimane pulita!

                                      

Pulite le seppie e tagliatel a striscioline.



Preparate la placca del forno con un foglio di carta ben oleata.


Per la panatura mescolate metà semola di grano duro e metà pane grattugiato. Passate le seppie im questo miscuglio (niente sale, che metteremo prima di servire). sistemate le striscioline di seppie impanate sulla carta da forno e infornate a 200° finchè saranno belle dorate.



Servite con degli spicchi di limone. Buon appetito!

lunedì 10 luglio 2017

Linguine alle sarde e finocchietto

 

Questo è un piatto siciliano per antonomasia: la pasta con le sarde, noi la chiamiamo così. Eppure è un mix di profumi e sapori per nulla semplice che racchiude il mare e la campagna.



Il profumo deriva da questa erba fantastica, il finocchietto selvatico. Cresce spontaneo ed è una miniera di gusto, utilizzabile per fare liquori digestivi oppure fantstici piatti. Va sbollentato e poi tritato finemente. Quando è stagione, mi piace congelarlo per ritrovarlo poi tutto l'anno.


Mettete in una padella con olio extravergine d'oliva ed una cipollina tritata finemente, 400 g di sarde diliscate (per 4 persone). Fate rosolare.


Tagliate a piccoli spicchi alcuni pomodorini ciliegia.


Aggiungeteli alle sarde insieme al finocchietto. Regolate di sale e di pepe.





Completate con una manciata di uvetta e di pinoli e dello zafferano (io ho usato quello in pistilli).


Lessate delle buone linguine (400 g)  e cuocetele al dente. Saltatele nell'intingolo preparato. Completate il piatto con del pangrattato tostato in padella con dell'olio extravergine d'oliva.



Buon appetito!

giovedì 6 luglio 2017

Tagliata di tonno con caponatina


Se vi piace il tonno fresco e amate gustare il pesce crudo o semi-crudo, questa è la ricetta, molto mediterranea, che fa per voi. La cosa essenziale per la sicurezza alimentare è che il tonno sia fresco e soprattutto che sia stato abbattuto. Per il resto la ricetta è facile e molto ma molto gustosa!


Prendete il trancio di tonno, massaggiatelo con dell'olio extravergine d'oliva e poggiatelo sulla piastra caldissima. La cottura dipenderà dai vostri gusti. a me piace che all'interno rimanga rosso quindi l'ho tenuto due minuti per parte.





Per le verdure di accompagnamento ho preparato una caponatina classica: ho tagliato a cubetti le melanzane (che ho messo sotto sale per far perdere loro l'acqua di vegetazione), le patate, le carote, la cipolla e le ho fatte friggere in olio di arachide separatamente (si possono aggiungere peperoni o zucchine a vostro gusto). Dopo averl cotto le verdure le ho messe insieme in padella aggiungendo due cucchiai di salsa di pomodoro, due cucchiaini di zucchero di canna, uvetta, foglie di basilico e pinoli. Faccio sfumare con una spruzzata d'aceto bianco ed è pronta. A me la caponata piace fredda, quindi l'ho preparata con un pò di anticipo.
Tagliate il tonno a fette, condite con un filo d'olio extraverfine e dei granelli di sale grosso, sistemate la caponatina con un coppapasta e buon appetito!



lunedì 3 luglio 2017

Strudel di mele e ciliegie

 

Amo tantissimo lo strudel di mele, così come amo la regione da dove proviene: lo preparo molto spesso in inverno accompagnandolo con una salsa calda di vaniglia. Oggi ho voluto aggiungere al ripieno le ciliegie, frutto di stagione, per dargli una connotazione diversa. Il risultato?  Giudicherete voi, se avrete voglia di riprodurre la ricetta.
Ingredienti per la pasta. 250 g di farina 00, 1 uovo, un pizzico di sale, 2 cucchiai di olio, circa mezzo bicchiere di acqua.


Come potete notare è un impasto semplice, niente burro, non è una pasta sfoglia con cui di solito si fanno gli strudel. E' l'impasto tipico dello strudel alto-atesino che ho imparato a fare proprio in quei luoghi. Il segreto è quello di ottenere un impasto morbido ed elastico lavorando molto la pasta. insomma olio di gomito!


Fate riposare l'impasto per almeno mezz'ora.


Un po' di tempo prima (per il raffreddamento) togliete i noccioli alle ciliegie fino ad ottenere 200 g di frutti puliti.


Unite 50 g di zucchero di canna e fate ammorbidire sul fuoco per 8/10 minuti (non deve diventare una confettura però).


Sbucciate 700 g di mele, tagliatele a pezzetti, unite due cucchiaiate di miele, cannella, uvetta e se volete una nota croccante dei pinoli..


Mescolate bene il tutto.


Riprendete la pasta, stendetela prima con il mattarello e poi allargatela con le mani, fino ad otenere una sfoglia sottilissima. Sistemate la sfoglia su un canovaccio che vi renderà più semplice l'avvolgimento. Distribuire sulla sfoglia un leggero strato di pangrattato (assorbirà l'umidità della frutta). Mettete le mele sulla sfoglia e, in quello che sarà il centro dello strudel, sistemate le ciliegie. 


Arrotolate e chiudete bene le estremità in modo che il ripieno non fuoriesca.


Posizionate lo strudel sulla placca da forno rivestita di carta ( io gli ho voluto dare la forma di cuore perchè l'ho dedicato ad una persona speciale).


Pennellate la parte esterna con del burro fuso oppure con un olio di semi dal sapore neutro. Infornare a 200° per 30/35 minuti. Sfornate, fate intiepidire e, se vi piace, spolverate con zucchero a velo.