sabato 20 ottobre 2012

"Scacce" di cipolla e pomodoro


Dopo una capatina a Milano, non vedevo l'ora di tornare a casa e, per dimenticare al più presto possibile quell'aria tetra, niente di meglio che sentire il profumo delle scacce: scusate cari amici lombardi, ma tra Milano e Sampieri non c'è proprio paragone).

Per il ripieno: cipolle bianche, passata di pomodoro, caciocavallo grattugiato, pepe nero, basilico, olio extra vergine d'oliva.
Affettate finemente le cipolle, meglio se sono quelle di Giarratana perchè molto dolci.
Fatele  soffriggere  con olio d'oliva in una padella; io le faccio appassire in padella con il coperchio senza olio, sia  per una scelta light sia perchè preferisco il sapore dell'olio a crudo.
Salatele e quando saranno morbide, mettetele in un colapasta in modo che possano perdere l'acqua di vegetazione in eccesso.
Intanto in un'altra padella fate addensare la passata di pomodoro ( quella che usiamo noi è sempre fatta in casa e nello specifico è polpa di datterino) con sale, olio, basilico.
In una ciotola unite la cipolla, il pomodoro, una abbondante manciata di caciocavallo ragusano, un pizzico di pepe nero e olio extravergine con molta generosità.
Intanto che il ripieno si insaporisce, preparate la sfoglia.
Semola di grano duro, olio d'oliva, una noce di strutto, sale, acqua quanto basta per ottenere un impasto elastico, ma non troppo morbido. Potete mettere, se volete, anche un pizzico di lievito di birra: anticamente infatti le scacce venivano fatte con la pasta di pane resa più friabile dall'aggiunta di olio.
Stendete delle striscie di sfoglia sottilissima: le donne modicane sono imbattibili in questo e io, pur essendo sciclitana, seguo la loro tradizione; ricoprite quindi la sfoglia con il ripieno.
Ripiegate ogni striscia su sè stessa più volte e infine chiudete le estremità con un bordino che noi chiamiamo "u miliddu".
Sistemate le scacce su una placca rivestita di carta forno e ungete la loro superficie con olio d'oliva; anticamente venivano usati  "i lanni", teglie di latta artigianali.
Infornate per  mezz'ora almeno,  a 200°. 
Gustatele calde, tiepide, fredde: sono sempre buonissime!















Related Posts:

  • Stella di pane per la tavola del Natale Bentrovati nella ormai consueta rubrica di Light & Tasty: ci avviciniamo al Natale  e quindi è d'obbligo uno sguardo alla tavola della festa più importante dell'anno. E' difficile accostare il Natale alla leggerezza,… Read More
  • "Buccatedda" di spinaciNel Ragusano per "buccatedda" si intende una particolare focaccia, tipo calzone, ripiena generalmente di verdure. Nella ricetta di oggi ve la propongo con gli spinaci, in due versioni.           … Read More
  • Danubio al prosciutto e formaggioE' un antipasto che piace sempre tanto: ideale anche per le feste dei bambini! Ingredienti per l'impasto: 500 g di farina forte, 60 ml di olio extra-vergine, 25 g di lievito di birra, 250 ml di latte, sale. Impastate nella pl… Read More
  • Spighe di paneMi piace moltissimo panificare: è uno dei momenti più rilassanti e soddisfacenti che ci possano essere per me! Per non parlare del profumo di pane che si spende per tutta la cucina ed è subito famiglia, amore e condivisione.I… Read More
  • "Impanata di palombo"                                  Ben ritrovati nella nostra periodica rubrica di Light & Tasty: oggi vi proponiamo dei piatti unic… Read More

2 commenti:

  1. Ma le quantità degli ingredienti? 🤔
    Grazie 😉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nelle ricette siciliane della tradizione si va un po' a "sentimento" nelle quantità: il sentimento dice sempre "tanto"!. Per venirti incontro potrei dirti che per 4 persone 1 kg di cipolle, 500 g di polpa di pomodoro e 100 g di formaggio potrebbero andare bene. Per la sfoglia 500 g di semola, 150 g di acqua. Spero di averti dato un aiuto!

      Elimina