Se volete realizzare, per le vostre feste di Carnevale, o per una cena tra amici, un dolce semplice, tradizionale e molto d'effetto, questo fa certamente per voi: si può consumare al buffet e soprattutto è buonissimo. Ho scoperto che uno storico delle mie parti ( Serafino Amabile Guastella) lo chiamava "scorrezione di pinocchiata" ma non saprei dirvi cosa voglia dire: dovrò approfondire le mie ricerche; in dialetto siciliano e in particolare della provincia di Ragusa si chiama "mpagghiuccata".
Era considerato anticamente il torrone dei poveri per la semplice reperibilità degli ingredienti: farina, uova, olio per friggere, miele. Impastare la farina 00 con le uova fino ad ottenere un composto sodo ed elastico (dipende dal numero degli ospiti, calcolate che con due uova realizzerete un dolce per 10 persone) e aromatizzate con buccia di limone grattugiata. Ricavate dall'impasto dei rotolini.
Tagliate a piccoli pezzetti grossi come un cece.
Intanto che completate di tagliare i vostri cilindretti, fate scaldare in un pentolino l'olio per friggerli (olio di arachide).
Fate asciugare bene su carta da cucina.
Fate sciogliere sul fuoco del miele ( per due uova di pasta ho usato 200 g di miele) profumato con filetti di scorza di arancia. Quando sarà arrivato ad ebollizione, versate le palline e mescolate per 5 minuti. Prima di spegnere il fuoco spolverate abbondantemente di cannella.
Sistemate il composto a cucchiaiate su foglie di limone ben lavate e componete il vostro piatto da portata.
Questa ricetta partecipa al contest http://www.litalianelpiatto.blogspot.it/
Grazie Gufetta, ottima pure questa ricetta! Complimenti ancora per aver vinto lo scorso mese, hai visto la foto dei tuoi dolcetti pubblicata nel blog? Spero di abbia fatto piacere.
RispondiEliminabacioni!
Golosissimi e bellissima presentazione nella foglia di limone, complimenti!!
RispondiEliminaDai, in Campania si chiamano struffolie li prepariamo a Natale,qui a Pesaro dove vivo ota li preparamo per il Carnevale,quante cose in comune hanno le nostre belle regioni,felice domenica
RispondiEliminaPer noi calabresi è pignolata, cambiano i nomi ma la bontà è la stessa.
RispondiEliminaComplimenti, spiegazione chiarissima e ottima presentazione!!
RispondiEliminaRicorda gli struffoli o la cicerchiata....mi sa che ogni regione ha la sua. La pinocchiata non è un dolce siciliano bianco e nero? Ora faccio una ricerca. cri
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