Il piccolo paese in cui vivo, Sampieri, si trova sul mare: capita a volte di trovarsi, la mattina, sul moletto dove approdano le barche dei pescatori. Di solito c' è più gente ad aspettare il pesce fresco della quantità di pescato disponibile: in questo periodo si trovano le seppie e tutti fanno a gara per accaparrarsele. Si trovano spesso nelle reti pesci non commerciabili, perchè magari poco conosciuti o "problematici" nella preparazione, che non di rado vengono regalati dai pescatori a chi li gradisce. E' il caso della torpedine, che in dialetto chiamiamo "triemula": malgrado la difficoltà nel privarla della pelle, trovo che sia uno dei pesci più buoni che conosco.
Eccola qui dentro il mio lavello. mi armo di pazienza e con un coltello affilato elimino la pelle coriacea.
Questo è il risultato.
Faccio soffriggere in olio extravergine d'oliva i pezzi di torpedine con uno spicchio d'aglio e del prezzemolo tritato.
Sfumo con mezzo bicchiere di vino bianco e aggiungo mezzo cucchiaio di concentrato di pomodoro.
Aggiungo quindi tre mestoli d'acqua e completo la cottura regolando di sale. Dopo pochi minuti tolgo i pezzi di pesce dal brodo e li metto da parte. Filtro il brodo e lo utilizzo per cuocere il mio risotto (320 g per 4 persone).
Quando è pronto sistemo nel piatto il risotto e un pezzo di torpedine; decoro con un ciuffetto di prezzemolo ed è fatto: tutto il profumo del pesce fresco in un piatto da leccarsi i baffi!
Anche io, vivendo sul mare, ammiro le barche dei pescatori e non manca mai il pesce fresco a tavola. Ottimo piatto.
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Ad Ostia anche a me venivano regalate delle torpedini *occhiate) dai pescatori - le quale non tentano mai di vendere. Sono d'accordo che è un optimo pesce .... facendo un brodo dei scarti, ho seguito tuo esempio e ho fatto un risotto. Vale davvero la pena provarci.
RispondiEliminaCerca nel blog e scoprirai anche delle gustosissime polpette!
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