Buon anno a tutti! Ci ritroviamo insieme per riprendere il nostro percorso Light & Tasty dopo le feste: non ci poteva essere tema più azzeccato che quello del riciclo. Sicuramente avremo le cucine che traboccano di "avanzi" che poi non sono altro che il frutto di calcoli sbagliati sulle quantità. Noi meridionali eccediamo sempre: fa parte del nostro essere, non ci si può far nulla! Malgrado l'esigenza sia quella di rimetterci in forma dopo le abbuffate natalizie (quest'anno siamo giustificati perchè non si poteva far altro), io coraggiosamente vi propongo un dolce.
Chiamiamolo pure dolce del riciclo; a me è piaciuto tantissimo, perchè da ingredienti poverissimi si riesce ad ottenere un prodotto veramente piacevole, sia dal punto di vista del gusto, sia a livello estetico. Mi piace molto ricercare ricette delle varie regioni italiane sia per trovare similitudini sia per scoprire preparazioni della tradizione. Sono curiosa per natura, amo sperimentare e quando ho la possibilità di vedere le preparazioni dolciarie della Sardegna, rimango sempre meravigliosamente stupita; dovrò trovare assolutamente l'occasione per andare a godere dal vivo la bellezza e le bontà di questa grande isola. Il dolcetto che ho preparato è, molto liberamente, ispirato ad una preparazione sarda che si chiama "pistiddu": dico questo perchè non si può lontanamente paragonare alle opere d'arte che ho avuto modo di vedere. Per questo mi perdoneranno le amiche sarde.
Perchè dolce del riciclo? Perchè vengono utilizzate le scorze d'arancia che usualmente buttiamo (io a dire il vero ci realizzo un sacco di cose). Quindi partiamo appunto dalle scorze; dopo aver mangiato le arance (circa 5), cerchiamo di togliere la parte bianca, quindi mettiamole in un recipiente coperte d'acqua che cambieremo spesso. Dopo due giorni, le frulliamo con un robot da cucina.
Prendiamo 500 ml di acqua e 200 g di zucchero e facciamo scaldare in una pentola.
Ottenuto uno sciroppo, aggiungiamo le scorze e piano piano, a pioggia, anche 50 g di semola di grano duro mescolando con una frusta.
Quando il composto si sarà addensato e tenderà a staccarsi dalle pareti della pentola, togliamo dal fuoco e facciamo raffreddare.
Passiamo all'impasto per l'involucro dei nostri dolcetti: 250 g di semola, 250 g di farina 00, 100 g di strutto (o burro o olio d'oliva), un pizzico di sale, un cucchiaio di zucchero, acqua fredda quanto basta.
All'inizio la pasta vi sembrerà molto dura e difficile da lavorare, ma dopo un'oretta di riposo sarà molto più facile stenderla.
Con l'aiuto della macchinetta stendiamola in una sfoglia molto sottile e con un coppapasta ritagliamo tanti cerchietti del diametro che vogliamo.
Nella sfoglia che andrà posizionata nella parte superiore realizziamo le decorazioni che ci piacciono.
Mettiamo la crema all'arancia in un sac à poche e farciamo i dischetti ritagliati.
Coprite con la sfoglia decorata e ritagliate con una tagliapasta dentellato. A seguire alcune delle mie raviole.
Mettete le raviole su una placca da forno e infornate a 180° per 20 minuti; volendo potreste spennellare di uovo, ma io ho preferito di no, dato che nell'impasto non sono presenti (quindi saranno perfette per chi è intollerante).
Se vi piace anche una nevicata di zucchero a velo, non può certo guastare!
Carla: Torta con salmone, zucchine e robiola https://arbanelladibasilico.blogspot.com/2022/01/torta-con-salmone-zucchine-e-robiola.html
Catia: Polpette di lesso https://blog.giallozafferano.it/catiaincucina/polpette-di-lesso/
Daniela: Crumble di panettone https://maninpastaqb.blogspot.com/2022/01/crumble-di-panettone.html
Elena: I grattini all’uovo in brodo https://zibaldoneculinario.blogspot.com/2022/01/i-grattini-alluovo-in-brodo.html
Milena: Ciabattine ai cereali con semi misti https://dolciepasticci.blogspot.com/2022/01/ciabattine-ai-cereali-con-semi-misti.html
Che meraviglia cara, proverò a farle, grazie!!!!
RispondiEliminaAllora aspetto la tua sperimentazione!
EliminaA parte la bontà assoluta di queste raviole, devo farti i miei complimenti per la loro bellezza. Sono davvero carine ^_^
RispondiEliminaUn bacione e ben trovata!
Grazie infinite!
EliminaMa come ti sono venute belle queste raviole!!!
RispondiEliminaAnch'io riutilizzo sempre le scorze d' arancia. Buttarle mi pare proprio un sacrilegio :-). Grazie per questa idea.
Tanti auguri di buon anno.
A presto
Faccio anche la polvere d'arancia che utilizzo quasi sempre nei miei dolci.
EliminaMa che belle le tue raviole e che profumo invitante devono avere con quelle bucce di arancia frullate!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona settimana.
Ottimo ricetta anche per profumare tutta la casa!
EliminaBelle e buone davvero, Franca, complimenti!
RispondiEliminaTroppo buona anche tu!
Eliminadavvero bellissime e chissà il profumo, oltre alla bontà! molto particolari e sicuramente gradevoli! complimenti!
RispondiEliminaPensa che ho comprato perfino la rotella apposita da un artigiano sardo!
EliminaTi posso assicurare che anche i romagnoli eccedono parecchio! perciò ci capiamo! :-D
RispondiEliminaTi faccio i miei complimenti per questa meravigliosa ricetta, immagino il profumo! e per la tua bravura, come sempre sai presentare i cibi al meglio!
Ti ringrazio tanto!
EliminaIo non oso immaginare il profumo che emana questo dolce a parte che sono bellissimi
RispondiEliminaChe spettacolo ti auguro nel frattempo buon anno
Veronica
https://www.essenzadelgusto.com/
Anche durante l'assaggio senti il profumo: sono davvero uniche! Grazie per essere passata!
EliminaChe spettacoloooooo!!!
RispondiEliminaAnch'io non getto mai le bucce delle arance bio. Ne faccio una polvere sottile per i dolci.
Non sai come assaggerei volentieri queste meraviglie! Complimanti!
Non solo polvere d'arancia ma anche pasta d'arancia: non ne butto neanche un pezzetto!
EliminaNon solo buone ma anche bellissime!!!
RispondiEliminaBaci
Ma grazie!
EliminaL'unica cosa che non avanza mai sono proprio gli avanzi delle feste. Mangiamo pochissimo siamo due, solo primo o secondo e niente dolci. Passo ricetta a figlia uno piccolo per me forse ci scappa... Buona serata ancora Auguri.
RispondiElimina