In queste domeniche d'autunno si va insieme a tutta la famiglia a raccogliere le olive; non scappa nessuno! Bisogna mettere da parte l'olio per l'annata e quindi pazienza. Il fine settimana passa quindi a "cutulari ulivi" e tra una chiacchiera e un mal di schiena arriva l'ora di pranzo: c'è aria di pic-nic. Fino a pochi anni fa la mitica nonna Carmelina preparava ogni ben di Dio per tutti, soprattutto per rinforzare "l'uomini ca travagghiunu"; nel menù tradizionale del pic- nic della raccolta delle olive e di quella delle carrube c'erano sempre le polpette che io oggi vi propongo e che a casa mia si mangiano spesso proprio perchè rimandano la mente a quelle belle esperienze.
Schiacciare delle patate lesse;
aggiungere della carne trita di vitello e di maiale, del pangrattato, del caciocavallo grattugiato, uova ( quelle che renderanno l'impasto morbido), prezzemolo tritato, uno spicchio d'aglio schiacciato o dell'erba cipollina, pepe nero e un po' di scorza di limone grattugiata.
Impastare bene, meglio se fate riposare qualche ora in modo che si insaporisca bene; formare delle polpette e friggerle in olio d'arachide.
Pronte! In mezzo a una bella pagnotta, seduti all'ombra di un ulivo: cosa chiedere di più alla vita?
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