Un tempo veniva coltivato nelle "cannavate", terreni alluvionali, vicini ai torrenti, poi gradualmente è scomparso. Se non fosse stato per l'attaccamento alle tradizioni di un gruppo di agricoltori che hanno continuato a coltivarlo nei propri poderi, oggi non avremmo la possibilità di gustarne la bontà.
E' diventato presidio SLOW FOOD nel 2012, ma resta ancora un prodotto di nicchia perchè la produzione è limitata.
Mettete in ammollo i fagioli per una notte.
Fateli bollire in acqua e una foglia d'alloro per una mezz'ora.
Preparate un soffritto di sedano, carota, cipolla tritati finemente con olio extravergine d'oliva. Scolate i fagioli per privarli dell'acqua scura di cottura. Aggiungete acqua calda quanto basta per coprirli e continuate la cottura. Salate alla fine.
Servite con olio extravergine dei Monti Iblei e delle belle fette di pane tostato.
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