Continua la carrellata di cose buone che faranno profumata e ricca la nostra tavola natalizia; dovete sapere che sia le mie nonne sia le mie mamme (mamma e suocera) ogniqualvolta preparavano il forno a legna cercavano di farci entrare il maggior numero possibile di preparazioni, tanto che, spesso (succede anche ora la vigilia) molte cose rimanevano fuori e bisognava fare il fuoco due volte. Quella che oggi andrò ad illustrarvi rappresenta una vera e propria leccornia: in dialetto le si davano nomi diversi, a casa mia si chiamava " a cacuorcila" per la sua forma che ricorda il carciofo; a Modica invece la chiamano "a scaccia ri tumazzu"; io l'ho ribattezzata rosa.
Impastate semola di grano duro con acqua tiepida, lievito di birra ( un panetto per un chilo di farina), olio extravergine d'oliva, sale. Fate un impasto morbido ed elastico come quello della pizza per intenderci. Lasciate lievitare per un'ora.
Dividete la pasta in porzioni; da ognuna ricavate prima un cilindro e poi con le dita scavate al centro di esso un incavo.
Avrete preparato prima pezzetti di provola ragusana, salsiccia sbriciolata ed estratto di pomodoro: sarà il ripieno della nostra rosa.
Distribuite dentro il rotolino prima l'estratto poi il resto: siate generosi. Praticate su un lato del rotolo dei piccoli taglietti con il coltello equidistanti tra loro.
Arrotolate come se fosse una girandola.
Infornate su una teglia rivestita di carta-forno per 30 minuti a 200° e deliziatevi!
Scusami, volevo sapere non hai il seguimi? intanto ti aggiungo tra i blog che seguo!
RispondiEliminaBaci
Bello il tuo blog e buone le ricette che proponi: origini "suddiche"? Ciao
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