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mercoledì 28 dicembre 2016

Albero di panettone al pistacchio


Siamo ancora in pieno periodo natalizio: vogliamo salutare il nuovo anno con un bel dolce? Quest'anno mi sono cimentata nella preparazione del panettone, a volte con successo a volte con qualche errore. Questa variante è risultata molto gradita ai miei ospiti, quindi la condivido con voi. La ricetta è quella che trovate qui spiegata passo passo.


Al momento in cui dovete aggiungete le gocce di cioccolato, sostituite la metà del peso con  125 g di pasta di pistacchio.


Fate amalgamare bene.


Abbozzate la forma dell'alberello in modo che poi vi verrà più facile sistemare l'impasto nello stampo apposito.


Ecco fatto: pronto per l'ultima lievitazione.


Ed eccolo appena sfornato; fate raffreddare mettendolo a testa in giù (infilzatelo con due ferri da calza alla base).




Decoratelo come più vi piace: ho utilizzato del cioccolato bianco fuso e dei confettini colorati; in cima ho attaccato un biscotto a forma di stellina.

lunedì 26 dicembre 2016

Risotto giallo in verza

 

Voglio proporre un risotto delicato ed elegante ma nello stesso tempo leggero. Dopo i pranzi luculliani del Natale questa ricetta  ci consentirà di servire un primo elegante ma non esageratamente calorico. Potremo accontentare anche i nostri amici vegetariani o vegani (omettendo il formaggio).


Gli ingredienti (per 4 persone): 
400 g di zucca,  4 foglie di verza, pomodorini secchi, semi di zucca e mandorle pelate, zafferano in pistilli, 100 g di pecorino, una cipolla piccola, 320 g di riso Carnaroli, un bicchiere di vino bianco, olio extravergine d'oliva, brodo vegetale, timo, sale e pepe.
Fate soffriggere la zucca e la cipolla in una padella. Coprite con il coperchio fino a che sia diventata morbida. Aggiungete qualche pomodorino secco. Frullate il tutto per ottenere una crema omogenea.


Intanto sbollentate le foglie di verza per due minuti per ammorbidirle un po'.


Toglietele dalla pentola passatele in acqua ghiacciata e fatele asciugare su un canovaccio.


Fate tostare il riso in olio extravergine d'oliva, quindi fate sfumare un bicchiere di vino bianco e completate con del brodo vegetale. A metà cottura aggiungete la purea di zucca, i pistilli di zafferano  e ultimate.


Prima di servire aggiungete i dadini di pecorino  e delle foglioline di timo.


Durante la cottura del risotto avrete fatto tostare le mandorle e i semi di zucca in forno.


Utilizzate le foglie di verza come contenitore e completate il risotto con i semi tostati. Provatelo!

venerdì 23 dicembre 2016

"Cubaita", il torrone di sesamo siciliano


Non è Natale se non c'è lei , la cubaita o ghigghiulena come la chiamano i modicani. In ogni casa è un rito: dalla mondatura dei semi di sesamo alla lavorazione vera e propria che richiede, a casa mia,  il contributo maschile, in quanto necessitano buoni muscoli per rimestare il tutto. I semi di sesamo vanno prima ripuliti dei corpi estranei, quindi lavati con l'apposito setaccio, infine messi ad asciugare al sole.


Gli ingredienti sono pochi e semplici: 1 kg di sesamo, 500 g di mandorle spellate, 750 g di zucchero, 750 g di miele ( io ho usato quello di satra, tipico degli iblei), buccia d'arancia grattugiata o a listarelle, cannella.


Si fanno sciogliere lo zucchero e il miele sul fuoco in una pentola d'alluminio. 


Quando il tutto bolle versare a piccole manciate il sesamo con le mandorle mescolando in continuazione. Qui comincia il bello: è tutto un girare lentamente, lentamente fino a quando, prendendo una mandorla e spaccandola a metà, avrà assunto un bel colore ramato: ci siamo!


Prima di tirarla via dal fuoco aggiungere gli aromi, buccia d'arancia e cannella; preparare quindi una spianatoia leggermente inumidita.


Versare il composto sulla spianatoia cercando di dare una prima approssimativa livellata.


Aiutandovi con un mattarello, spianare l'impasto; potete farlo anche con un limone intero: gli olii essenziali della sua buccia si trasferiranno sul dolce conferendo profumo e lucentezza al dolce.


Tagliare quindi delle strisce prima che si raffreddi, altrimenti avrete bisogno del martello pneumatico.


Ricavate delle losanghe e fate completare il raffreddamento.


Ce n'è per tutti! Anche per i celiaci!

lunedì 19 dicembre 2016

I "parmetti" biscotti del Natale a Scicli


Ho già parlato del rito della preparazione dei biscotti per le feste in tutte le case del mio paese, Scicli, tradizione che nel tempo è andata via via scemando, a tal punto che alcune ricette si sono  perse per strada. Oggi vi mostrerò come si preparano "i parmetti", dei biscottini di mandorla ripieni che costituivano una delle varianti dei biscotti a base di mandorla di cui la nostra pasticceria è ricca.




Ingredienti: 1 kg di mandorle pelate e tritate, 1 kg di zucchero (quello che vedete nella foto è stato aromatizzato con bacche di vaniglia), 1 kg di farina 003 uovacannella1 bustina di lievito. (riducete le dosi nel caso vogliate preparare meno biscotti).


 Impastate tutti gli ingredienti e fate riposare, giusto il tempo di preparare il ripieno.


Il ripieno dei biscotti è sempre a base di mandorle e zucchero, aromatizzato con vari sapori: per i miei biscotti oggi io ho preparato due ripieni: uno con mandorle, zucchero e scorza di cedro candita (potete usare altri canditi o marmellata di arancia) e uno aggiungendo della polvere di caffè macinata molto finemente.


Stendo l'impasto con il mattarello e distribuisco i ripieni come se dovessi fare dei ravioli.


Sistemo un'altra sfoglia di impasto sopra i mucchietti e con uno stampino li sigillo.


Metto i biscotti sulla teglia e inforno a 180° fino a quando saranno leggermente dorati (non devono scurirsi). Li ho differenziati nella forma in base al ripieno.


Eccoli appena sfornati: faccio raffreddare e intanto preparo una glassa con zucchero a velo, albume e qualche goccia di succo di limone.


La spalmo sui biscotti e faccio solidificare.


E adesso mi concedo un tè o una bella cioccolata calda insieme ai miei biscotti super golosi, contenta di aver salvato una antica ricetta dall'oblio!



sabato 17 dicembre 2016

I "iadduzzi" di Scicli: biscotti tipici del Natale


Alla riscoperta di antiche ricette: questi biscotti molto particolari fanno parte del patrimonio gastromico di Scicli. Sono tipici del periodo natalizio e anche se ormai alcune pasticcerie della città li propongono tutto l'anno, nella preparazione casalinga va scemando la tradizione, probabilmente per la laboriosità del procedimento e per scarsa voglia da parte dei giovani di preparare i biscotti in casa. Per non rischiare di perdere questo prezioso patrimonio ho attinto alla memoria di mia mamma perchè purtroppo le ricette di una volta non sono codificate: ho trovato alcune ricette antiche in un testo del dott. Portelli che anni fa ha svolto una ricerca tra gli anziani del paese ("Il gusto e i sapori" sulle tracce della cucina di Scicli e dintorni dall'800 ad oggi). Questi biscotti si chiamano "iadduzzi" cioè galletti: seguitemi nella preparazione.


Ingredienti per il ripieno: 1 kg di miele (ho usato quello tipico del mio territorio, cioè quello di carrubo), 300 g di farina, 400 g di acqua, scorza d'arancia, cannella, a piacere 200 g di mandorle.


Fare sciogliere il miele con l'acqua sul fuoco;


Aggiungere gradualmente la farina setacciata continuando a mescolare sempre a fuoco lento.


Aggiungere la scorza d'arancia e la cannella. 


Quando il composto avrà raggiunto la consistenza semi-gommosa mettetelo su un piatto a raffreddare.


Per la pasta esterna dei biscotti impastare 500 g di farina 00, 2 uova, 50 g di strutto, un pizzico di sale, vino bianco q.b. se l'impasto risultasse duro. Fate riposare la pasta altrimenti risulterà difficile stenderla.


Quando il ripieno sarà freddo, mettetelo su una spianatoia e formate tanti rotolini.


Tirate una sfoglia sottilissima e tagliatela a strisce di una larghezza tale da avvolgere il rotolino di miele.


Tagliate ogni biscotto della lunghezza di 10 cm circa praticando del taglietti alle estremità e piegandoli ad esse.


Sistemateli su una teglia e infornate a 180° per 10 minuti circa.


Sfornateli e fateli raffreddare.


Preparate la glassa di copertura (in dialetto "marmara") con zucchero a velo, albume d'uovo e qualche goccia di succo di limone.


Ricoprite i biscotti con la glassa alcuni interamente alcuni con dei ghirigori.


Dai ricordi di mio padre ho appreso che la copertura veniva ulteriormente decorata con dei colori alimentari spalmati con una penna di gallina per simulare probabilmente la cresta del gallo. Ho cercato di dar vita ai suoi ricordi dando qualche pennellata di rosso sulla glassa.


Ed eccoli pronti: Buone Feste con "i iadduzzi" di Scicli!