martedì 28 aprile 2020

Fettuccine di grano saraceno ai cavoli siciliani


Oggi il tema è "cavoli": vi farò conoscere un tipo di cavolo non molto comune. Ho voluto fare un matrimonio nord-sud mettendo insieme una delle nostre verdure tipiche del territorio e una pasta realizzata con un ingrediente tipico del nord Italia. Il risultato è stato veramente sorprendente!


Questo è il nostro cavolo chiamato anche "cavolo trunzu", appena arrivato dall'orto del mio papà. Si prendono le foglie tenere e si tagliano a pezzetti, quindi si toglie la parte esterna dalla rapa e si taglia anch'essa a pezzetti. Si fa sbollentare velocemente in acqua bollente.


Soffriggere in olio extravergine d'oliva (io ho usato quello DOP dei Monti Iblei) due spicchi d'aglio e dei pomodorini secchi (io preferisco quelli datterini di Scicli).


Aggiungere i cavoli sbollentati, regolare di sale e pepe nero, far cuocere per una decina di minuti.


Preparare la pasta impastando 100 g di farina di grano saraceno con 100 g di semola di grano duro (ho usato quella rimacinata di grano Russello che è una antica varietà del mio territorio) con 2 uova (dose sufficiente per 4 persone).


Fare riposare l'impasto per mezz'ora.


Tirare la sfoglia e tagliare le fettuccine. Far cuocere in acqua bollente salata.


Saltare in padella con il condimento aggiungendo un filo di olio extravergine d'oliva a crudo.


Per la presentazione ho servito le fettuccine all'interno dei un cavolo svuotato e naturalmente sbollentato su un letto di foglie di cavolo. Buon appetito!

Ed ecco le altre proposte:

Daniela: Maltagliati senza uova con pesto di piselli e nocciole https://maninpastaqb.blogspot.com/2020/04/maltagliati-senza-uova-con-pesto-di.html
Flavia: Orecchiette di semola (fatte a mano) con cime di rapa https://www.lericettediannaeflavia.com/2020/04/orecchiette-di-semola-fatte-mano-con.html

sabato 25 aprile 2020

Le ferratelle

 

Mai come in questo periodo mi capita di pensare ai viaggi, e non potendone programmare, ripercorro quelli fatti in passato. Una regione che amo molto è l'Abruzzo, ci sono stata più volte e mi sono innamorata della gente, dei paesaggi, della cucina. Nei miei viaggi non sono sollita comprare souvenir, di quelli tipicamente turistici per intenderci, ma quasi sempre porto a casa uno strumento, un utensile tipico che serve a preparare un prodotto particolare della cucina del luogo. Dell'Abruzzo ho la chitarra per preparare i classici spaghetti, lo zafferano dell'altopiano di Navelli che compro adesso on line e l'attrezzo "ferru" che userò oggi per preparare le ferratelle appunto. Le ho gustate al matrimonio di un nostro caro amico: è usanza che la famiglia della sposa ne prepari quantità enormi che vengono poi offerte agli invitati; di solito vengono farcite con marmellata o con crema di cioccolato. Sono meravigliose, croccanti cialde da gustare in compagnia! Gli ingredienti sono semplicissimi : 2 uova, 3 cucchiai abbondanti di farina, 2 cucchiai di olio di oliva o di semi, 2 cucchiai di zucchero, buccia grattugiata di limone, cannella. 



Mescolate gli ingredienti in un ciotola con una frusta; l'impasto deve essere un po' più denso di quello delle crepes per capirci.

                                     

Fate scaldare il ferro sul fuoco, ungetelo con un pennello con olio e quando sarà caldo, versate al centro un cucchiaio di impasto.


Chiudete con la parte superiore e fate cuocere per 1 minuto per parte. Ogni ferro ha un disegno particolare, mi hanno raccontato che anticamente ogni famiglia ne avesse uno diverso.


Ecco la cialda pronta: dorata e croccante, pronta da farcire.




Io l'ho servita con una nevicata di zucchero a velo e una crema al cioccolato fondente. Almeno per un momento ho viaggiato con la mente e con il gusto, immaginandomi nella magnifica citta dell'Aquila.

martedì 21 aprile 2020

Polpettine con asparagi selvatici per Light & Tasty


Primavera inoltrata, chi ha la possibilità di abitare in campagna, può deliziare la sua tavola con questo prodotto che la natura ci offre: non statò a decantarvi le proprietà degli asparagi perchè c'è chi lo farà meglio di me, vi dirò semplicemente che sono buoni, fanno bene e se li andiamo a cercare aiutano pure il nostro fisico. La ricetta è quanto mai semplice e le dosi come quasi tutte le ricette delle nonne sono molto "ad occhio" e a gusto personale.
Ingredienti: un mazzetto di asparagi, uova, caciocavallo grattugiato o parmigiano, prezzemolo, pangrattato quanto basta, sale, pepe, olio extravergine d'oliva.


Togliete dagli asparagi le punte tenere e sbollentatele velocemente in acqua bollente.


In base alla quantità di asparagi che avete vi regolerete con le uova che serviranno a legare il tutto: di norma un uovo a persona dovrebbe andare bene. Aggiungete caciocavallo grattugiato, prezzemolo tritato, sale, pepe nero, un paio di cucchiai di pangrattato.


Versate il composto in olio extravergine d'oliva molto caldo a cucchiaiate.


Asciugate le polpettine su carta da cucina. Servite caldissime.


Le ho servite accompagnate da un'insalata di arance alla siciliana! Ottime anche come antipasto!
                                     
Ed ecco anche le proposte del team Light & Tasty

Milena: Spaghetti integrali con asparagi, funghi porcini e nocciole https://dolciepasticci.blogspot.com/2020/04/spaghetti-integrali-con-asparagi-funghi.html

mercoledì 15 aprile 2020

Torta di biscotti e mele:ricetta del riciclo


In questo periodo abbiamo visto come chiunque, dai ragazzi ai più "adulti", si siano cimentati in vere e proprie gare gastronomiche: tutti a reinventarsi chef, a provare a fare pane ed altre prelibatezze, complice anche il periodo festivo. In fondo è stato bello perchè molti hanno scoperto la gioia del preparare e condividere in famiglia: ora come non mai il momento del nutrirsi è diventato momento di unione familiare. Non dobbiamo però perdere di vista il fatto che, al di là dell'invenzione culinaria, il cibo non va sprecato e talvolta, magari va reinventato. Questa è una ricetta del riciclo: non vi capita di avere tanti rimasugli di biscotti che, chissà perchè, rimangono sempre sul fondo della biscottiera? Io ne avevo un bel po' di vario genere: fatti in casa, industriali, di pasticceria..... Li ho presi, frullati e.... ne ho fatto una torta che, neanche a dirlo, è andata via in un battito di ciglia. Lo si capisce dal fatto che non mi hanno dato il tempo di fare una foto decente!


Va bene, andiamo agli ingredienti (tutti svuota-frigo): 400 g di biscotti misti, 1 vasetto di yogurt (io lo avevo magro), 3 uova, 50 g di olio di semi, cannella, scorza d'arancia (io ho usato quella essiccata), 2 mele, rimasugli di uovo di Pasqua (quantità variabile). Tritate grossolanamente i biscotti.



Montate con una frusta le uova, aggiungete lo yogurt e l'olio (come avrete notato non c'è zucchero perchè tutti gli ingredienti sono già mediamente dolci).



Tagliate le mele a cubetti e così pure il cioccolato.


Mescolate tutto alle uova, lasciando da parte una manciata di biscotti che metteremo sopra il composto a mo' di sbriciolata.


Mettete il composto in una teglia imburrata e infarinata, coprite con le briciole di biscotti e infornate a 180° per 25/30 minuti.


E' buonissima calda, tiepida e forse pure fredda, ma questo non l'ho potuto verificare!

sabato 11 aprile 2020

Un uovo pieno di....profiteroles



Ricetta particolare per la vostra Pasqua: riempiremo mezzo uovo di cioccolato con dei golosissimi bignè alla crema. Prepareremo tutto a casa, data l'attuale situazione, con gioia e soddisfazione.
Ho provato spesso a preparare i bignè con varie dosi di ingredienti: tra le tante sperimentazioni, quella che mi ha dato più soddisfazioni è quella che vi propongo oggi, presa in prestito da Luca Montersino. 
Ingredienti per i bignè: 185 g di acqua, 165 g di burro, 175 g di farina 00, 25 g di latte intero fresco, 270 g di uova intere, 1 pizzico di sale.


Mettete in una pentola l'acqua, il latte e il burro; quando starà per raggiungere l'ebollizione, versate in un sol colpo la farina, continuando a mescolare. Quando l'impasto sfrigolerà e tenderà a staccarsi dalle pareti della pentola, toglietelo dal fuoco. Fate raffreddare un pochino e mettete l'impasto in planetaria (oppure va benissimo anche una frusta elettrica).


Incorporate le uova poco a poco fino a quando l'impasto non le avrà ben assorbito.


Mettete l'impasto in un sac à poche.


Formate su una placca da forno i bignè; un consiglio che si è rivelato risolutore per la buona riuscita dei bignè: non dovete imburrare assolutamente la teglia. Appena cotti e freddi, si staccheranno da soli. Infornare a 200° per i primi 10 minuti e proseguire a 180° per altri 15. Spegnere il forno e lasciare i bignè dentro lasciando il forno socchiuso in modo che possa fuoriuscire tutta l'umidità.


Eccoli pronti: sono perfetti e perfettamente vuoti e asciutti all'interno! Con questa dose ne otterrete circa 50.

Per la farcitura io ho preparato una crema pasticcera classica che ho insaporito con polvere d'arancia (scegliete pure la crema che più vi piace).


Farcite i bignè quando la crema sarà fredda.


Per la composizione: monto della panna, vi rotolo dentro i bignè farciti e li sistemo dentro un uovo di cioccolato fondente che ho tagliato delicatamente a metà (utilizzate un coltello con la lama riscaldata). Non avremo neanche il problema di pulire il contenitore perchè lo mangeremo alla fine! Ho decorato con perle di cioccolato, panna a ciuffetti e polvere d'arancia.


E adesso posso augurarvi Buona Pasqua!

lunedì 6 aprile 2020

Colomba con l'uovo per Light & Tasty


Guarda caso siamo nella settimana che precede la Pasqua, siamo al nostro consueto appuntamento di Light & Tasty, ma non posso esimermi dal non pensare alla festa che arriva. Sarà una Pasqua diversa da tutte le altre vissute, ma non per questo dobbiamo dimenticare le tradizioni che caratterizzano la nostra cultura. Nel caso di questa ricetta le due cose possono stare insieme benissimo, perchè vi racconterò di una preparazione che si faceva per Pasqua per i bambini in Sicilia: la colombina con l'uovo, sempliucissima pasta di pane accoppiata con un uovo sodo, niente di più leggero! Da quando ho memoria, non ricordo una Pasqua senza: anzi per la verità, malgrado venisse preparata prima, la si consumava il lunedì dell'Angelo, durante la classica scampagnata con amici e parenti. La mia è una famiglia molto numerosa (i fratelli di mio padre erano 8 e quelli di mia mamma 5) per cui potete immaginare le baraonde di noi piccoli quando, in questa occasione, ci si ritrovava insieme. Ci si confrontava le colombe o le borsette (per le femminucce): a chi era venuta bruciata, a chi con la testa storta, a chi gli si era rotta la coda,  chi ce l'aveva con due uova e chi con uno, ecc...
Oggi la tradizione resiste solo perchè le nonne, siciliane e orgogliose delle tradizioni, non vogliono farsi sconfiggere dal consumismo e dalla globalizzazione: perciò ci saranno pure le uova di cioccolato, gli easter-bunny, ma "a palummedda" non può mancare!
Gli ingredienti, come dicevo prima,  sono semplicissimi: pasta di pane, uova e un po' di manualità.
Ingredienti per la pasta: 500 g semola di grano duro, 200 ml di acqua, sale, un pizzico di lievito di birra. L'impasto dovrà risultare morbido ma non molle, della consistenza della pasta fatta in casa, per intenderci. 







Stendere la pasta in una sfoglia di mezzo centimetro circa, ritagliare la sagoma di una colomba, sistemarvi l'uovo crudo al centro e fissarlo con strisce di pasta; spennellare con uovo sbattuto; per gli occhietti si possono usare chiodi di garofano o grani di pepe o quello che riuscite a reperire. Per le decorazioni usate delle forbicine o qualsiasi oggetto la vostra fantasia vi suggerisca: io per la borsetta ho usato una bocchetta del sac à poche. Infornare a 200° e far cuocere per mezz'ora.


Questa è la forma classica.


Questa invece è quella riservata in genere alle femminucce.


Queste invece sono altre interpretazioni:





E adesso non mi resta che augurarvi Buona Pasqua nella speranza che #tuttoandràbene!

Eccovi di seguito le altre proposte del team:

Daniela: Millefoglie di riso venere con uova e spinaci https://maninpastaqb.blogspot.com/2020/04/millefoglie-di-riso-venere-con-uova-e.html
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